cara monica

Cara Monica come stai 

io sto bene

Raccolgo tanti bei 

sassi sulla spiaggia per te

Leo

Leo Lionni, Sulla spiaggia ci sono molti sassi, Emme Edizioni 1961.

right

my name is

from My name is Oona by Gunvor Nelson

recensioni visive

http://www.gagarin-magazine.it/2016/06/arte/recensioni-visive-meccanica-anima-di-masque-teatro/

some girls are bigger than others

Sylvia Plath

Ho bisogno di un flusso di vita, non questa folata di favole

facciaaculla

reggimento

e io pensavo bè lui ne vale un altro e poi gli chiesi con gli occhi di chiedere ancora sì e allora mi chiese se io volevo sì dire di sì mio fior di montagna e per prima cosa gli misi le braccia intorno sì e me lo tirai addosso in modo che mi potesse sentire il petto tutto profumato sì e il suo cuore batteva come impazzito e sì dissi sì voglio Sì.

nothing is better

avrebbe dovuto dire

«È la mia gioia, avrebbe dovuto dire. Non che appartenga alla categoria degli spensierati dispensatori di cieli sereni, gaudio e ottimismo coatto. Mi auguro di averlo cresciuto un po’ meglio, in effetti…»
Alice Munro 

radiohead

And true love waits    

In haunted attics               

And true love lives  

On lollipops and crisps

soulSaul

Rabbi Wolf Leiter, my father, 1948

Banksy, who else?

Un’opera di Banksy su un muro della scuola elementare Bridge Farm di Bristol, in Inghilterra. L’artista britannico l’ha realizzato per ringraziare la scuola, che recentemente gli ha intitolato una delle sue aule.
(Matt Cardy, Getty Images)

George Tscherny, poster/advertisement, 1959

no stars but strips

no more, anymore

Au hasard Balthazar (1966) Robert Bresson